Breve raccolta degli sfoghi di un “bipede della bassa” relativi ai primi mesi dell’anno in corso.
Addetta di una nota catena di negozi di igiene e cosmesi, alla mia domanda, “Scusa, cercavo il dentifricio Y” mi fai “Ah, se c’è, è là”, e mi punti con le ultime tre dita della mano una direzione generica.
Col tuo fare mi sei un po’ dispiaciuta, e, non solo per il fatto che là non ci fosse, temo che tu abbia incrinato fatalmente i rapporti con la ditta che rappresenti.
Tizia giovane e carina che gestisci un bar chic in una delle strade più chic della zona più chic di Ravenna, peraltro medagliato, titolato e rinomato in quanto elencato nelle principali guide culinarie italiane: t’ho pagato roba tipo 15 euro per una colazione per due senza far scene e, visto che non mi trovavo lo scontrino, ho avuto l’indecenza di chiederti se mi avessi già battuto il suddetto.
Apriti cielo, ti sei schernita in modo sopra le righe e mi hai trattato come se ti avessi chiesto di metterti un cucchiaino in der posto, facendomi fare la figura del finanziere in incognito.
Anche se alla fine il foglietto l’avevo in tasca, e mi sono scusato eccetera, la tua snobberia mi ha disgustato al punto che la prossima volta la colazione l’andrò a fare in autogrill, dovessi anche imboccare apposta l’A14, che almeno per quella cifra mi compro anche due gratta e vinci e una mezza noce al pepe
Stregna.
Tizia col range rover sport amaranto incolonnata sul ritorno dal mare in via sinistra canale molinetto come altri mille automobilisti tuoi simili, so che il tuo mezzo è capace di velocità smodate e di arrampicate poderose, però in questo momento fermo se ne sta, come tutti, ed il tuo stridore di trombe non impensierisce nè smuove alcuno: né il tipo davanti a te con una corsa bollita, né tantomeno me, che passando sulla ciclopedonale mi beo del moto lento ma costante che le mie gambette sfrecciarelle* mi stanno imprimendo.
* ft. Daniela Collina.