Presso lo studio dei Klippa Kloppa
Prete Criminale, Seasshe Whitehead, Mr. Draghen
ed altri via skype
Puntata 5 del gran kolossal made in KK per il piacere ed il godimento dell’utenza di radio nk.
La puntata vera e propria inizia con draghen perduto da qualche parte ed un autentico momento Chi L’Ha Visto (“lo riconoscerete… scarpe rosse e pantaloni a zompafuosso…”). Poi arriva con una fame da commediante (“sentite questi rumori che sembrano di skype, in realtà è il mio stomaco vuoto”) tutti gioiscono, addirittura Lovin’ Each Day di Ronan Keating .
Si parla di La Verità con Marco Balestri, Corinne Cléry (“la pucchiacca friccicarella”), della rediviva dott.ssa Cornacchione aka la scornacchiona” aka “‘a dottoressa impazzuta”. Collegamento con la dott.ssa De Lallis del Fronte nazionale della mutanda di cotone (“non lycra, non nylon mi raccomando”) che conclude con un discorso “che va a toccare il mondo della mestruazione” e si rivela non insensibile al fascino maschile: “mi piace l’uomo nudo col mantesino da cucina che mi cucina in cucina”.
E ancora: Gallo Santis, il ludopatico (“volete scommettere che riesco a smettere di giocare d’azzardo?”) accompagnato dal suo curante, il dottor Andreij Jeshkov. Paola Zucar (si pronuncia come Blucher) esperta della scena hip hop italiana (“sono anche molto impegnati socialmente” “anche al forum di assago c’eravamo tutti”) che viene attaccata da Mauro Mazzone MC, antifan dell’hip hop italiano, un rapper in erba che a sei anni già c’aveva un flow degno dei migliori rapper americani”, abilissimo nell’hip hop tetragrammatico ma fifone e mammone come può essere un bambino di dieci anni.
Nonna gertrude detta Trudy, Cardozzi in collegamento dall’America, poi finalmente
ROSE GIALLE IN ANTICAMERA, radiodramma a cura di Maurizio Bontaglione e Liliana Faccioli Pintozzi, con Seasshe Whitehead nel ruolo di Anna Giorgi, sotto l’albero delle camelie, Prete Criminale nel duplice ruolo del tutore ammiraglio Antimo Ronzo e della governante Gerardina, Mr. Draghen nel ruolo del Cavalier Bardazzi Rizzi e del giardiniere Leo (“me ne vò ‘ngrullito”).
Poi diretta dal macello umano di Bombay, dove incontriamo il carnefice Mario Caldi, un espatriato che ha visitato Bombay credendo che fosse Pompei e che per lavoro “ricicla soldi investendoli in morte altrui”.
Finale con Gianguido Degianni, vecchio compagno d’armi del PRNKFC.
Momento asticella: recita di 5 minuti di rose gialle in anticamera con la bocca piena.
Esilarante, nel senso meno normale del termine.