Ci siamo congregati nei padiglioni fieristici di Faenza, per il secondo giorno consecutivo, nel padiglione A per la precisione, laddove durante le manifestazioni del MEI ci è stata data ancora una volta la possibilità di non mostrarci all’altezza della situazione.
Non ci siamo mostrati all’altezza.
Ce l’ha fatto notare anche il noto dottor Ronnie, che passava di lì* e s’è fermato nello stand della radio un po’ come Cristo si fermò a Eboli, parcheggiandoci nello sgabuzzo** (che agli ospiti veniva spacciato per un’inesistente zona vip) una quantità invereconda di demos consegnatigli da -penso ci fosse anche la più proverbiale delle mie nonne in carriola- ogni gruppo che abbia calcato il mei quel giorno.
Molto istruttiva anche la sfida lanciata dal noto rosso al wemma, non so su quale aspetto tennologico delle macchine fotografiche digitali, che noi abbiamo provveduto a commentare in radiocronaca.
Aspetti sociali: ci è passato a salutare (ed a portare caffè ed altri rifocilli) il dottor Brunvand; tra parentesi: leggendo i progetti per il futuro dell’Opificio c’è da leccarsi le unghie, qualsiasi cosa significhi.
Per un pelo non abbiamo avuto l’onore di confrontarci con l’ottimo frate metallo; d’altra parte noi quella musica da satanassi non la condividiamo.
Aspetti musicali:
- I Camillas. Arcinoti agli ascoltatori. Meglio di pop porno pop porno pop porno porno po.
- Andrea Di Donna: non noto agli ascoltatori, una piacevole scoperta, ci ha strutti tutti.
- Mr. Brace: non così noto agli ascoltatori, questo spacca i coperchi delle pentole e li rifà daccapo.
Il poccast è una bella briscola di tre ore e passa, e qui abbiamo espunto già tutti i momenti sa sa 123 prova.
Ascoltatevi alla peggio l’ultima ora e mezza, lì almeno c’è della mossa.
* l’aveva chiamato il wemma
** ripostiglio
AhAhah! Frate metallo sarebbe proprio la ciliegina sulla torta!!!
il podcast del trenta è un lento spazializzarsi delle presenze, tanto che l’istinto ed il desiderio di occupazione di radio nk (alla fine ci prenderemo tutto il capannone!!) viene a realizzarsi attraverso il vorticare delle voci in reverbero e lo sciogliersi dei significati nei versi, grugniti, urletti, risatine…
domenica 30, una delle esperienze formative della mia vita!
giuro!!
ruben c