trasmessa in diretta dal quartiere fieristico di faenza
Filosofo, Demiurgo, Commercialista, Webmastro.
First of all, una piccolissima pubblicità: www.youcarryon.it. No ci tenevo, anche perchè Brian è un bravo ragazzo e non un maledetto come l’ha descritto il Commercio.
Abbiamo trasmesso queste quattro ore abbondanti (nel poccast ne troverete solo tre perchè tutta la musica nelle pause è stata espunta) dal padiglione B della fiera di faenza, secondo per tipo e qualità del rumore di fondo solo all’hangar dove testano le turbine dei grossi boeing a seattle. I miei timpani hanno gridato alla vergogna, alla non è roba da paese civile, eccetera.
Rispetto innanzitutto ai circostanti che ci hanno tollerato, in specifico radio trik trak e radio nebbia, rispetto alla gestione del mei che come ogni anno si è mostrata, fraterna amicizia col posteggiatore, deferente distacco da tutti sti cacchio di snobboni che passavano e storcevano il naso per motivi che cavolo ne so.
Abbiamo tra l’altro assistito alla processione di tutto il roster dell’etichetta one step, che, un po’ come quelli del film dei blues brothers facevano entrambi i generi, il country e il western, analogamente fanno entrambi i generi, il reggae e lo ska.
SKA! SKA! SKA!
Un saluto emozionato anche al pueblo della chat che veramente è uno zoccolo duro, forse anche troppo duro, che in parte ci ha aiutato ad alleviare la sofferenza inenarrabile.
Forti del nostro metro e mezzo quadrato di calpestabile, un vero esercizio di existenzminimum, abbiamo intervistato ed addirittura fatto suonare (pazzéeesco) gente del calibro di Vinsil (che alla fine ci ha concesso un momento Gente Di Campagna, e che ci ha ricordato una storica reunion di un famoso gruppo che ora come ora ho rimosso), The Feet & Tones (gli unici ad essersi vestiti decentemente per l’occasione), Ammoniaka, Macola del noto duo Macola & Vibronda, The Noise Guys (che effettivamente fanno roba poco noise), Jaqalin e Le Stanze. C’erano molti marchigiani, il che ci ha permesso di fare la nota battuta L’Impero Colpisce Ancona, e molti piemontesi, il che ci ha innalzato un certo spirito savoiardo.
Ovviamente per favore non cominciate a lamentarvi del rumore di fondo nel clip, che la stanza anecoica portatile non è nelle nostre taske. Oddio ho scritto taske, tutto sto ska m’amazza.
Finale con la presenza fisica della sposa occidentale, peraltro con un parpaglione d’uomo che ha staccato a mezzo padiglione la LAN perchè lui s’era stancato.
C’era della coscia, ma una che una che ci caghi pari, mai.
Ricambio, altrettanto emozionato, il saluto. RadioNK poteva pure essere su una via di fuga del padiglione e lontano dal palco, ma e’ dove la vogliamo, pronta a cogliere solo il meglio della provincia, della periferia. L’importante e’, come disse qualcuno “non fare l’indie col culo degli altri” o “fare l’underground ma essere pappa e ciccia con Red Ronnie”. Vi vogliamo bene, e personalmente non sto nella pelle in attesa di domani!
Vi ringrazio nuovamente per avermi dato la possibilità di pubblicizzare il sito !!!! Thank you !!!! W RadioNK !!!!